Ho capito che non si cambia veramente mai, non c’è modo di cambiare, come si è da piccoli si è tutta la vita, non è per cambiare che si ricomincia da capo.
Si ricomincia da capo per cambiare tavolo, disse.
Si ha sempre questa idea di essere capitati nella partita sbagliata, e che con le nostre carte chissà cosa saremmo riusciti a fare se solo ci sedevamo a un altro tavolo da gioco…

Tre volte all’alba, Alessandro Baricco

lunedì 2 luglio 2012

L'aurora
quella eterna magia
scaccia le ombre
offusca il passato
resuscita speranze
In una luce chiara
di un azzurro profondo
un altro mare
che apre l'orizzonte
stai guardando.


Languida la sera
nella sua veste leggera
fluttua nell'aria
Si estinguono i timori
Ogni ora echi di luce riflette
Sentiero in fiore
aromi effonde
Puro il respiro
Nell'intimo
rare gioie
che tu volevi tenere
per mano.


 RAFFAELE DI PALMA


domenica 1 luglio 2012

Dialogo spiritoso


“E’ inutile insistere, noi due non andremo mai d’accordo.”

“Su questo non ci piove! Soprattutto se non scendi dal tuo piedistallo di tronfia superbia.”

“Non è affatto superbia mia cara, noblesse oblige. Ma tu cosa puoi sapere di nobiltà.”

“Ignorante! Anch’io ho familiari blasonati e ben più antichi dei tuoi.”

“Ma se neanche sei presente nelle occasioni più importanti.”

”Ha parlato il solito maschilista borioso. Solo perché a un paio di feste vai da solo credi di essere superiore.”

“Tutte le feste comandate per l’esattezza. A te, oltre che a qualche sagra paesana, dove vuoi che t’invitino.”

“Spiritoso! Cerca di avere almeno un po’ di rispetto per chi ha diversi anni più di te.”

“E si vede… eccome se si vede… con quei ridicoli stivali, quei patetici merletti da fine ottocento e quell’inutile cappello bianco informe.”

“La tua è solo invidia! Il cappello non tutti possono portarlo ed i merletti bisogna saperli fare… e tu non ne sei capace. ”

“Io non ho bisogno d’inutili orpelli per farmi apprezzare. Sono così come mi vedi, brillante ed elegante.”

“Ma smettila, se non ti dessi tutte quelle arie staresti fermo come gli altri. ”

“Moi, mon cher?”

“E non parlare francese che non la dai a bere a nessuno.”

“Scusa, dimenticavo le tue origini e la tua frequentazione mitteleuropea, dove solo i barbari ti sanno apprezzare.”

“Io sono apprezzata in tutto il mondo e non faccio distinzioni di classe.”

“E’ una tua scelta. Io preferisco il mio ambiente glaciale ed argenteo, è questione di etichetta. Adesso però devo lasciarti, sono stato invitato al varo di un transatlantico e non posso arrivare in ritardo. Senza di me non possono procedere.”

“E chi ti trattiene! Vai pure a farti impiccare ed a schiantarti. Spargere il tuo perlage sulle fiancate delle navi è la tua massima aspirazione. Io vado in pizzeria a passare la serata con i giovani. Ti saluto Brut.”

“Ciao Bionda.” 

FREDDA ESTATE


Ruscello di vanto,
aria di fame,
nella fredda estate
del pensiero umano,
alberi senza fogliame…
con il cuore in mano,
come a lanciar granate,
in rime sciolgo il pianto
e perdo la pace.