L'aurora
quella eterna magia
scaccia le ombre
offusca il passato
resuscita speranze
In una luce chiara
di un azzurro profondo
un altro mare
che apre l'orizzonte
stai guardando.
Languida la sera
nella sua veste leggera
fluttua nell'aria
Si estinguono i timori
Ogni ora echi di luce riflette
Sentiero in fiore
aromi effonde
Puro il respiro
Nell'intimo
rare gioie
che tu volevi tenere
per mano.
RAFFAELE DI PALMA
Ogni lettore, quando legge, legge sé stesso. L’opera dello scrittore è soltanto una specie di strumento ottico che è offerto al lettore per permettergli di discernere quello che, senza libro, non avrebbe forse visto in sé stesso. Marcel Proust
Ho capito che non si cambia veramente mai, non c’è modo di cambiare, come si è da piccoli si è tutta la vita, non è per cambiare che si ricomincia da capo.
Si ricomincia da capo per cambiare tavolo, disse.
Si ha sempre questa idea di essere capitati nella partita sbagliata, e che con le nostre carte chissà cosa saremmo riusciti a fare se solo ci sedevamo a un altro tavolo da gioco…
Tre volte all’alba, Alessandro Baricco
Si ricomincia da capo per cambiare tavolo, disse.
Si ha sempre questa idea di essere capitati nella partita sbagliata, e che con le nostre carte chissà cosa saremmo riusciti a fare se solo ci sedevamo a un altro tavolo da gioco…
Tre volte all’alba, Alessandro Baricco
lunedì 2 luglio 2012
domenica 1 luglio 2012
Dialogo spiritoso
“E’ inutile insistere, noi due non
andremo mai d’accordo.”
“Su questo non ci piove! Soprattutto se
non scendi dal tuo piedistallo di tronfia superbia.”
“Non è affatto superbia mia cara,
noblesse oblige. Ma tu cosa puoi sapere di nobiltà.”
“Ignorante! Anch’io ho familiari
blasonati e ben più antichi dei tuoi.”
“Ma se neanche sei presente nelle
occasioni più importanti.”
”Ha parlato il solito maschilista
borioso. Solo perché a un paio di feste vai da solo credi di essere superiore.”
“Tutte le feste comandate per
l’esattezza. A te, oltre che a qualche sagra paesana, dove vuoi che
t’invitino.”
“Spiritoso! Cerca di avere almeno un po’
di rispetto per chi ha diversi anni più di te.”
“E si vede… eccome se si vede… con quei
ridicoli stivali, quei patetici merletti da fine ottocento e quell’inutile
cappello bianco informe.”
“La tua è solo invidia! Il cappello non
tutti possono portarlo ed i merletti bisogna saperli fare… e tu non ne sei
capace. ”
“Io non ho bisogno d’inutili orpelli per
farmi apprezzare. Sono così come mi vedi, brillante ed elegante.”
“Ma smettila, se non ti dessi tutte
quelle arie staresti fermo come gli altri. ”
“Moi, mon cher?”
“E non parlare francese che non la dai a
bere a nessuno.”
“Scusa, dimenticavo le tue origini e la
tua frequentazione mitteleuropea, dove solo i barbari ti sanno apprezzare.”
“Io sono apprezzata in tutto il mondo e
non faccio distinzioni di classe.”
“E’ una tua scelta. Io preferisco il mio
ambiente glaciale ed argenteo, è questione di etichetta. Adesso però devo
lasciarti, sono stato invitato al varo di un transatlantico e non posso
arrivare in ritardo. Senza di me non possono procedere.”
“E chi ti trattiene! Vai pure a farti
impiccare ed a schiantarti. Spargere il tuo perlage sulle fiancate delle navi è
la tua massima aspirazione. Io vado in pizzeria a passare la serata con i
giovani. Ti saluto Brut.”
“Ciao Bionda.”
FREDDA ESTATE
Ruscello di vanto,
aria di fame,
nella fredda estate
del pensiero umano,
alberi senza fogliame…
con il cuore in mano,
come a lanciar granate,
in rime sciolgo il pianto
e perdo la pace.
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